Massafra
Amastuola Wine Resort
Ieri sera, all’Amastuola, ho vissuto qualcosa che difficilmente dimenticherò. È stata la prima presentazione ufficiale del mio nuovo romanzo Land of the Free, ed è difficile trovare le parole giuste per raccontare tutte le emozioni che si sono alternate nel corso della serata. Erano presenti oltre 160 persone. Tante, tantissime. E non solo per numero, ma per la profondità degli sguardi, per l’ascolto attento, per le domande e i sorrisi. Il libro è andato letteralmente a ruba: in molti mi hanno detto che non vedevano l’ora di leggerlo. È stato davvero commovente.
A impreziosire la serata, la presenza di relatori d’eccezione. Il Vescovo, che considero più di un amico, ha voluto essere con noi, regalando a tutti una riflessione che porterò nel cuore: ha sottolineato come Land of the Free tocchi temi universali e attuali, come la libertà, il libero arbitrio e la pace, invitando ciascuno di noi a porsi le domande giuste per costruire un futuro migliore. Le sue parole hanno dato senso profondo a ciò che ho cercato di raccontare nel romanzo.
Don Oronzo ha letto con grande intensità alcuni estratti del libro, riuscendo a farli risuonare nel silenzio della sala. Ha poi posto domande dense di significato a Paolo (il diacono che mi segue nel mio percorso teatrale) e alla professoressa Graziana. Le loro risposte hanno aperto nuovi spunti, nuovi interrogativi, che sono stati raccolti con attenzione dal pubblico. È stato un momento di dialogo vero, profondo, come dovrebbe sempre essere quando si parla di libertà e coscienza.
Io ho cercato di raccontare il senso del romanzo con semplicità. Per me, Land of the Free è un viaggio dentro e fuori di sé, una ricerca di pace che attraversa il dolore, la scelta, e la responsabilità di essere liberi davvero. Non c’è libertà senza coscienza, e non c’è pace senza verità. È questo che ho voluto scrivere. Ed è questo che ho provato a dire ieri sera.
A chiudere la serata, abbiamo proiettato un videoclip a cui tengo moltissimo: un omaggio ai ragazzi del 1992, a coloro che hanno vissuto la storia originale, il Musical da cui il mio romanzo prende vita. Oggi sono adulti, e grazie a loro io ho avuto una storia da raccontare. È stato un modo per dire grazie a chi ha camminato su quei sentieri prima di me.
Sono tornato a casa con il cuore pieno, grato a tutti coloro che hanno reso possibile questa serata. Non è stato solo il lancio di un libro. È stato l’inizio di qualcosa di più grande.
Grazie davvero.